Tende


periodo opere

(... Come strumento d’arte, nel mondo antico, la tenda ci riporta alle origini del teatro. I Greci la chiamavano skēnē la innalzavano di fronte agli spettatori, all’aperto, per consentire all’attore, o agli attori, di ritirarvisi negli intervalli e cambiare il costume o la maschera. Quasi uno schermo cinematografico del tempo non è poi tanto diverso. E nel cielo dei dipinti di Gabriele Mattera la “tenda”, come sappiamo, è il fulcro della sua poetica: una “tenda-scena-schermo” quasi sempre vuota e deserta, a rappresentare essa stessa il dramma dell’esistenza, i pensieri e le emozioni dell’artista nel rapporto strettissimo tra uomo e natura, uomo e Creato, formulati con lirica astrazione e forte colore espressionista.

Mario Ursino, Roma 31 Marzo 1994